Un po’di storia…

09 Ott Un po’di storia…

Ehi followers, non vi pare che sia arrivata l’ora di una bella lezioncina di storia? Oggi parliamo di quello strano paese che è la Svezia, la terra di Ikea e degli ABBA (a proposito, questo post va letto ascoltando Waterloo), l’unica nazione in cui il programma di vaccinazione infantile contro la pertosse è radicalmente cambiato nel tempo. Infatti, dopo 20 anni di intensa campagna con il vaccino cellulare anti-pertosse (iniziata nel 1959) con una copertura di circa il 90% e nonostante fossero passati da una media di 260 (anni 1945-59) a una media di 20 casi (anni 1960-79 ) ogni 100.000 abitanti, le autorità sanitarie svedesi hanno deciso di sospendere tale vaccinazione nel 1979 e per i successivi 17 anni, perché il vaccino non proteggeva nel lungo termine ed aveva problemi di sicurezza (uh, uh sembra di sentire qualcuno che conosciamo bene)!
Su che base erano giunti a queste conclusioni nella terra delle renne e dei salmoni? La ricomparsa di alcuni focolai di pertosse in adolescenti (fra il 73 e il 78) ha portato gli svedesi ad affermare che l’immunità indotta da vaccino cellulare non duri più di 6-15 anni (d’altronde quella indotta dalla malattia non dura più di 6-20 anni). Inoltre, erano stati descritti alcuni casi di convulsioni e di encefalite entro 40 giorni dall’ultima somministrazione del vaccino cellulare e molti casi di reazione focale.

“Visto che l’immunità non dura e che comunque, gli ultimi casi nei bambini non vaccinati erano lievi, non mortali e senza complicanze…ma che vacciniamo a fare!”.
Strana logica, non vi pare?

Ebbene, questi 17 anni di assenza del vaccino antipertosse in un paese altamente civilizzato (condizioni igienico-sanitarie al top, nonostante gli ABBA e le frotte di italiani a caccia di sexy shop, localini erotici e focose vichinghe…lol) qualcosa hanno insegnato. Vediamo cosa? Dall’anno successivo al termine della campagna vaccinale (1980), il numero medio di casi nazionali è aumentato di colpo (100 casi ogni 100.000 abitanti) fino al picco epidemico dell’anno 1994 di 150 casi ogni 100.000 abitanti. Le classi di età più colpite erano i bambini fino ad un anno (in media 700 casi ogni 100.000 soggetti per anno fra l’80 e il 96) e quelli di età compresa fra 1 e 5 anni (in media 1600 casi per 100.000 soggetti per anno fra l’80 e il 96). Quindi? Alla sospensione della vaccinazione, la pertosse è tornata ad essere endemica, soprattutto nella popolazione infantile.
Ecco allora che la Svezia decide di reintrodurre la vaccinazione con il vaccino acellulare nel 1996 e…? Osservano una riduzione di 10 volte del numero medio di casi nazionali (da 150 ogni 100.000 abitanti durante il picco epidemico del ‘94 a in media 12-15 casi ogni 100.000 abitanti per anno negli anni 97-2012). Con la vaccinazione delle coorti di nuovi nati dal 96 in poi, l’incidenza nei bambini in età pre-scolare (fra 1 e 5 anni) scende di 16 volte negli anni 1998-2000 e addirittura di 80 volte nel 2003 e di circa 300 volte nel 2012. La riduzione del numero di casi era molto più evidente che con la campagna di vaccinazione 1959-79 perché negli anni fra il 1996 e il 2012 si è raggiunto un tasso di copertura del 98%. Anche nei bambini di età inferiore a 1 anno (quindi con meno di 3 somministrazioni) i casi sono passati da 700 a 45 circa ogni 100.000 soggetti per anno, il che dimostra, secondo Pejman Rohani del Dipartimento di Ecologia e Biologia dell’Evoluzione del National Institutes of Health di Bethesda, che il vaccino acellulare interrompe anche la trasmissione del batterio e quindi può determinare immunità di gregge.
E allora i focolai osservati in Svezia dopo il 2002? Pare che interessino la fascia di età fra i 10 e i 19 anni (come volevasi dimostrare, visto che l’immunità indotta dal vaccino acellulare non è più lunga di quella indotta della malattia)…e allora? La Svezia ha introdotto il booster a 10 anni e vedremo che succederà.
(fonte: Pertussis surveillance in Sweden. Fifteen year report. Smittskiddinstitutet, consultabile online al sito www.folkhalsomyndigheten.se)

Insomma, come sempre, HISTORIA MAGISTRA VITAE.

Nel frattempo, il numero di turisti italiani a caccia di piccanti avventure sessuali si è ridotto notevolmente a partire dagli anni ’90…sarà un caso? Io non credo !1!!11!!!

‪#‎TeamVaxItalia‬

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