
15 Mag PARTE 2 – IL TARIFFARIO DEGLI ANTIVAX
Qualunque prezzo per una speranza.
Pensateci bene, chi di noi, di voi, con un figlio in difficoltà e uno spiraglio di possibilità all’orizzonte non sarebbe disposto a sacrificare qualunque cosa, a pagare qualunque cifra per offrirgli la guarigione? Perché, come abbiamo già fatto presente nella prima puntata, è di guarigione che parlano. Addirittura molto spesso evitano anche di parlare di autismo, ti dicono che tuo figlio potrebbe anche non essere nello spettro e che, seguendo i loro consigli ne uscirà. Ne uscirà.
Il primo passo di solito è la visita da un medico, che qualcuno dei genitori caduti nella rete ti consiglia come luminare, come colui che ti apre una prospettiva nuova e ti propone terapie che la medicina ufficiale non sposa perché collusa con gli interessi delle case farmaceutiche. Il primo passo costa 300 euro, il prezzo della prima visita, e apre la strada a un lungo percorso di visite periodiche per controlli e messa a punto del protocollo terapeutico. Generalmente una visita al mese all’inizio, per la cifra di 100/150 Euro, poi le visite si diradano e la parcella scende un po’. Se sei un fedele habituè e fai proseliti per la causa, si assestano a volte intorno agli 80 euro, ma dipende quanta fedeltà sei disposto a giurare alla cricca. Già, perché il luminare si atteggia a santone che, sconfessato dalla medicina ufficiale, cerca il sostegno attivo di tutti coloro che, in cambio della speranza, sono pronti a innalzare la sua effige, fondando gruppi, associazioni, comitati in suo onore e in sua difesa. Non per vanità, non sbagliatevi, per denaro. Perché quanto più si riesce a spostare l’opinione pubblica verso la causa, tanto si moltiplicano tutti i guadagni di cui vi raccontiamo!
Il luminare ti dice che non è una questione genetica, ma che tuo figlio è stato intossicato, da un vaccino o dal mercurio, magari ha qualche vecchia otturazione ai denti con le amalgame che molti di noi hanno in bocca. Insomma tuo figlio è una vittima della medicina ufficiale. Se ha qualche vecchia otturazione al mercurio ti consiglia subito un dentista per fargliele togliere, 200 Euro a intervento.
Come conseguenza devi intanto eliminare caseina e glutine dalla dieta di tuo figlio e i prodotti senza glutine non ti vengono rimborsati dal Sistema Sanitario Nazionale perché non previsti dalla scienza per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico. Ma c’è un’azienda italiana che vende prodotti on line, puoi comprarli lì, con uno sconto, perché esiste una convenzione per soggetti autistici, anche se l’azienda si guarda bene dal renderlo pubblico. Tanto per dare un’idea,in questo shop 500 gr di farina costano € 6,10 e 250 gr di pasta € 4,29. Per controllare l’andamento della disintossicazione devi fare esami di laboratorio a pagamento, con cadenza mensile. Un altro 100inaio di Euro, centesimo più o meno.
Poi ci sono i probiotici e i farmaci omeopatici/omotossicologici per parecchie somministrazioni giornaliere e siamo a circa € 200/300,00 mensili
Come secondo passo si passa all’attacco: con chi prendersela se dovete spendere tutti questi soldi? La colpa è della medicina ufficiale e dello Stato che vi ha fatto vaccinare i figli, quindi vi sarà consigliato un avvocato per fare causa contro quello Stato che vi ha reso il figliolo autistico; se vi va bene potrete ricevere un vitalizio e il luminare guadagnare 2000 euro, centesimo più, centesimo meno, per la perizia di parte. L’avvocato vi chiederà le spese vive, un migliaio di euro, e farà un contratto minuzioso sulle percentuali di propria spettanza in caso di buon esito della causa.Il concetto dell’avvocato è più o meno questo: “se va male hai speso poco, se va bene sei a posto per la vita (e io pure). Tanto vale provare!” Sempre l’avvocato vi chiederà come è messo vostro figlio con le ore per il sostegno e, in caso non abbia il numero massimo di ore possibili, vi convincerà a scrivere una lettera all’Ufficio Scolastico Regionale, per un centinaio di Euro che, cosa saranno mai in cambio di 18 ore piene di sostegno?
Ma non finisce qui.
Perché la terapia comportamentale assorbirà il resto del vostro stipendio, se vi sarà rimasto ancora qualcosa in tasca. Il vostro ragazzo ha bisogno di un intervento di tipo multidisciplinare, vi dice subito il luminare, che comprende anche la terapia ABA (Analisi Applicata del Comportamento). Si tratta forse dell’unica cosa giusta in tutto questo disgraziato percorso, non fosse che può capitarti che ti consigli qualche “terapeuta” (?) di sua fiducia, che, ahimè, magari non è un terapeuta ABA perché non ha mai conseguito la certificazione prescritta dal board, e che applica metodi da far rizzare i capelli in testa, ma ti costerà comunque 500 Euro a ogni supervisione (una volta ogni due mesi circa) e quasi certamente ti farà litigare con gli operatori scolastici (educatori e docenti di sostegno) perché se tuo figlio non migliorerà darà prepotentemente la colpa all’universo sistema scolastico; con primo capro espiatorio il malcapitato docente di sostegno che probabilmente, stufo di prepotenze e angherie, oltre che di gratuite accuse del consulente privato, si metterà in malattia o chiederà il trasferimento.
E per finire, stavolta davvero, il consulente ti consiglierà un centro, da lui diretto, per far fare i compiti a tuo figlio un paio di pomeriggi la settimana, per una cifra mensile che corrisponde a più di 50 Euro l’ora.
Tiriamo un lungo, lunghissimo respiro, non di sollievo, ma di indignazione.
Dove sarà vostro figlio alla fine di tutto questo percorso? Non fuori dello spettro autistico. Anzi, se vi sarete ribellati contro la cricca e avrete deciso di mandarli al diavolo, improvvisamente vi verrà detto che non siete consapevoli della gravità della patologia di vostro figlio e che, ahimè, non l’avete accettata. Che loro hanno cercato di aiutarvi in tutti i modi ma voi non eravate pronti, non avete avuto abbastanza fiducia, non avete applicato i protocolli alla lettera e altre simili cose.
Sarà migliorato? No poverino, perché oltre ad avere sciupato i vostri guadagni, avrete ottenuto anche il risultato di aumentare la sua irritabilità perché gli avrete tolto abitudini alimentari, lo avrete costretto a fare una quantità indicibile di prelievi del sangue e lo avrete sottoposto a terapie di correzione dei “comportamenti problema” che neanche nei peggiori classici della pedagogia nera sono descritte verso un ragazzo disabile.
Tutto questo, forse non proprio tutto, è in rete. Basta fare qualche ricerca con parole chiave vaccini, autismo sulle migliori testate giornalistiche del nostro paese per il mese di marzo di quest’anno. Il resto è nei racconti dei genitori che abbiamo ascoltato con le nostre orecchie, terrorizzati dalla minaccia di denunce. E hanno il coraggio di dire che tutto questo non si chiama “conflitto di interesse”.
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