15 Mag PARTE 3 – I METODI DEGLI ANTIVAX
Il gruppo/setta
Entrare nella rete degli anti-vax può significare, per molti genitori disperati, il calore di un gruppo, un gruppo che accoglie e in cui si condivide un dramma con altre famiglie e si smette di sentirsi soli. La sociologia e la psicologia insegnano che il fenomeno dell’”in-group” funziona benissimo; si costruiscono confini saldi, si individuano punti in comune e soprattutto il nemico/bersaglio contro il quale è coalizzata tutta l’energia distruttiva del gruppo. Più si colpisce il bersaglio, più il gruppo rinsalda la sua identità ed è disposto a qualunque cosa per il gruppo stesso, che alimenta speranze e sublima il senso di frustrazione. Quando ci si presenta al cospetto del luminare, con un bimbo affetto da autismo, la prima domanda è “L’avete vaccinato?” alla risposta “Sì” lui allarga le braccia e inizia il compianto per “i nostri bambini”. A quel punto i confini del gruppo sono ben disegnati e voi siete dentro. Inizia a tracciarsi il cerchio della fiducia, al di fuori del quale nulla è ammesso e che non ammette dubbi, né incertezze, perchè se non hai fiducia nella terapia tuo figlio non guarirà e tu non puoi permetterti un fallimento.
La dieta e l’omeopatia
Poi inizia il vero terrorismo psicologico. Una serie di immagini con le quali vieni schiacciato dalla sensazione che il corpo di tuo figlio sia un ricettacolo di veleni che tu stesso, tuo malgrado, hai contribuito a riempire. Il glutine e la caseina ti vengono descritti come veleni, i vaccini un danno infernale inflitto dal sistema; la parola disintossicazione diventa un mantra, il sistema sanitario nazionale il luogo privilegiato del malaffare; ti raccontano di loschi affari, giri di danaro, medici corrotti, pediatri scellerati, raggiri di cui sei stato protagonista e di cui tuo figlio è innocente vittima sacrificale. Ti faranno fare le analisi minerali tissutali e resterai sconvolto quando il sedicente professionista ti mostrerà liste di numeri di cui tu non sai nulla, ma che ti verranno descritte come quantità intollerabili di tossici che sono dentro, sì, proprio dentro il corpicino di tuo figlio. Quando sei pronto ad affrontare qualunque cosa, qualunque cura pur di purificare quel povero corpo, mentre aspetti la ricetta, ti vengono dettate regole ferree a decine e ti viene detto che se anche una sola di queste regole non sarà rispettata a dovere, ne sarà modificato l’ordine o sarà violata da qualcuno, il percorso di cura si allungherà e forse potrà essere inficiato. Così cominci ad avere paura, degli amici di tuo figlio, del gruppo che frequenta, della classe, paura della caramella, del pezzetto di pizza, della voglia di tuo figlio che qualcuno potrebbe soddisfare. E poi la lunga lista delle somministrazioni omeopatiche, non intossicano, ti viene detto, non sono come le “medicine”, “purificano”, “agiscono molto lentamente ma in maniera definitiva”.
L’ABA (Analisi Applicata del Comportamento)
E’ forse la parte più terribile di tutto questo. Perché non è ABA quello a cui sottoporrete vostro figlio, ma un volgare e pessimo simulacro. Già perché la Banda Bassotti si serve di ciarlatani sedicenti consulenti, laureati in filosofia, che hanno in qualche modo approcciato l’ABA, ma che il board ufficiale non ha mai certificato, così per un certo numero di anni si definiscono consulenti “practicum”. Già amici, perché proprio come per Don Abbondio ne I Promessi Sposi, il latinorum è uno dei metodi della cricca. Il Manzoni lo aveva denunciato come uso improprio ed eticamente deplorevole della cultura per fare di essa uno strumento di oppressione dei deboli. Vi riempiranno di relazioni, linee guida, principi, vi prescriveranno lunghe osservazioni comportamentali e vi diranno che il loro decalogo è sacro. Faranno leva anche in questo caso su tutti gli strumenti possibili per alimentare le vostre speranze di guarigione e vi convinceranno ad affidarvi ciecamente. Finchè un giorno qualcuno potrebbe accorgersi che vostro figlio, autistico, di fronte agli occhi sbigottiti dell’insegnante di sostegno e dei bidelli, sta facendo 50 volte avanti e dietro una rampa di scale perché il consulente ABA “practicum” ha decretato che quello è un metodo per allontanare un qualche comportamento problema. Il metodo ABA definisce azioni di “correction” gli interventi volti a ridurre un comportamento indesiderato. Ecco, per lui quella è un’azione di correction! E finchè un giorno forse, aprirete una pagina di quaderno di vostro figlio e non crederete ai vostri occhi. L’immagine, opportunamente rieditata per non ledere il diritto alla riservatezza, ve l’abbiamo messa sotto l’albero di Natale![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
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