28 Ago CHI E’TETYANA ? – II puntata: la lettera aperta ai legislatori – PARTE II
II puntata: ”la lettera aperta ai legislatori”
Seconda parte: sai, le tossine son strane..le fantasie di Tetyana su tetano e difterite.
CHI È TETYANA? Nella scorsa puntata, abbiamo visto che Tetyana è l’amica mia immunologa, tarmente immunologa che ‘na volta che se stava avvicinà a na provetta, er linfocita gli ha detto: che intenzioni c’hai te?
La “Dott.ssa Tetyana Obukhanych, dell’Università di Harvard, con dottorato in Immunologia” (ancora? ma non è di Harvard..ha studiato alle Rockfeller e Stanford University), con la sua lettera aperta al Legislatore della California in occasione della nota proposta di legge 277 (ormai approvata, non ve la ripeto) è quella che, secondo i nostri amichetti antivax, avrebbe confutato “abilmente tutte le falsità confezionate da Big Pharma e dal governo federale degli Stati Uniti nel tentativo di implementare il programma super-vaccinale all’ordine del giorno”.
Il Legislatore, però, ha fatto finta di nulla: perché? Come abbiamo visto nella prima parte di questa puntata, la nostra eroina si è lanciata in una lettura quantomeno “stravagante” dei dati di uno studio sul vaccino anti-polio che l’ha portata a delle conclusioni così divertenti e talmente lontane dalla realtà sulla campagna vaccinale anti-poliovirus che…il legislatore non ha potuto far altro che ridere e cestinare.
Sapete? Pare che dopo aver letto i successivi commenti su tetano e difterite il Governatore della California sia stato addirittura multato per…eccesso di risate! (ovviamente, scherzo)
Vediamo perché (prendete i popcorn)…
…”punto 2: il tetano non è una malattia contagiosa ma piuttosto acquisita da ferite profonde e da punta contaminate dalle spore di C. tetani. Vaccinare per il tetano (con il vaccino combinato DTaP) non altera la sicurezza degli spazi pubblici; esso (il vaccino) serve solo ad ottenere una protezione individuale”.
Ne sei proprio sicura Tetyana?
Procediamo per gradi:
il tetano non è una malattia contagiosa ma piuttosto acquisita da ferite profonde e da punta contaminate dalle spore di C. tetani…cara Tety (siamo ancora in confidenza vero?) così mi costringi a ricordarti un paio di concetti fondamentali dell’infettivologia che pure dovresti conoscere:
- il contagio è il meccanismo attraverso cui un qualunque agente infettivo viene trasmesso da una fonte di infezione – che può essere una persona, un oggetto che fa da veicolo (per es., l’aria, l’acqua, il suolo, gli alimenti ecc.) o un vettore animato (cioè un animale, generalmente un insetto) – a un soggetto recettivo; l’agente patogeno è in grato di alterare per via diretta o indiretta, attraverso i prodotti del suo metabolismo, i meccanismi fisiologici dell’organismo ricevente e di alterarne l’omeostasi (A.P. Ball, J.A. Gray, Infectious diseases, Edinburgh-New York, Churchill-Livingstone, 1998); dalla definizione stessa di contagio si può desumere che, affinché una malattia possa essere definita contagiosa è necessario che:
- la malattia sia causata da un agente patogeno di natura batterica, virale o protozoaria ed i sintomi siano determinati dall’azione diretta del patogeno o indiretta di alcune sue componenti (proteine superficiali, tossine);
- l’agente patogeno possa trasmettersi da una sorgente di infezione (soggetto malato o portatore, sia esso essere umano o animale) ad un soggetto ricevente attraverso un passaggio diretto o indiretto, cioè mediato da vettori animati o inanimati.
- il tetano è causato da un batterio ubiquitario (ovvero presente ovunque sulla faccia della terra) che vive nell’intestino di alcuni animali (cavalli, pecore, cani, gatti, galline…in circa il 5% degli esseri umani) ed è obbligato a una condizione anaerobia, cioè alla mancanza di ossigeno; per sopravvivere in presenza di ossigeno, il batterio si trasforma in una forma “dormiente” ad azzerato metabolismo che si chiama spora. La spora viene eliminata dalle feci di questi animali, contaminando l’ambiente. Quando la spora penetra in una ferita profonda, attraverso una contaminazione e se si verificano le condizioni di assenza di ossigeno (anaerobiosi), si ritrasforma in una forma “vivente” in grado di liberare 2 tossine, di cui una, la tetanospasmina, causa la patologia. Le sedi di inoculazione più frequenti sono mani e piedi ed è sufficiente un esiguo numero di unità batteriche per produrre una quantità di neurotossina sufficiente a generare la malattia. Le ferite possono essere maggiori o minori, queste ultime sempre più frequenti ultimamente perché probabilmente le maggiori vengono probabilmente gestite in maniera appropriata. Il tetano può conseguire a ferite da punta, ferite da taglio, ustioni e morsi di animali ma anche da chirurgia elettiva, otiti medie, infezioni dentarie, aborto. (La Placa, 2005, Principi di Microbiologia Medica. Decima Ed).
Dunque, il tetano è una malattia causata da una tossina prodotta da un batterio in forma quiescente (spora) che viene trasmesso da alcuni animali (sorgente di infezione) all’uomo (soggetto ricevente) attraverso un vettore inanimato (contaminazione ambientale)…cosa ne deduci Tetyana? Ti aiuto: indipendentemente dal fatto che il tetano non si trasmette da un soggetto malato ad un altro soggetto che con questo viene a contatto (trasmissione uomo-uomo), il tetano È UNA MALATTIA CONTAGIOSA (da animale a uomo per via indiretta).
Concordo con te (purtroppo..sigh!) che il vaccino anti-tetano non è diretto contro il batterio, ovvero non attacca direttamente l’agente patogeno, piuttosto direttamente la tossina che determina la patologia e quindi, non contribuisce alla “sicurezza degli spazi pubblici” ma fornisce “protezione individuale” (infatti, per esso non vale la herd immunity). Questo ne riduce l’importanza? Essendo il batterio ubiquitario (sta dappertutto, non solo nella fantastica e ridente campagna dove abiti tu) e la malattia frequente e mortale..TE PARE POCO? Ecco cosa è successo nel tuo paese dopo l’introduzione del vaccino anti-tetano:
Non ti pare che sia stata una gran cosa aver ridotto l’incidenza della malattia e la conseguente mortalità di circa il 90%?
Ma torniamo alla tua lettera…
…”punto 3: poiché serve a prevenire gli effetti della tossina difterica che causa la patologia, il vaccino anti-difterico (anche contenuto nel vaccino DTaP) non è costruito per prevenire la colonizzazione e la trasmissione del C. diphtheriae. Vaccinare per la difterite non altera la sicurezza degli spazi pubblici ma serve solo alla protezione personale”…sic!
Tetyna, Tetyna (io cerco la Tetyna, sai?) ma non hai un dottorato in immunologia? Tralascio di ribadire il fatto che, se anche fosse utile alla sola protezione personale, te pare poco?
Vorrei piuttosto farti riflettere su una domanda che forse non ti sei mai posta…
TI SEI MAI CHIESTA COME MAI IL CORYNEBACTERIUM DIPHTHERIAE PRODUCE LA SUA ESOTOSSINA?
Ti ricordo che una delle caratteristiche del Corynebacterium diphtheriae è quello di essere estremamente specie specifico…quindi l’uomo si prende solo quello umano che viene trasmesso da uomo a uomo per via aerosolica (e non mi starnutire in faccia, cacchio!). Ti ricordo ancora che ne esistono vari biotipi non tutti in grado di produrre la tossina e che storicamente fa parte di quegli amichetti che ci portiamo in gola indipendentemente dalla patologia (saprofiti).
Ebbene, pare che l’azione della tossina sia quella di uccidere cellule epiteliali (della mucosa respiratoria) e neutrofili in maniera tale da formare quelle tanto carine pseudomembrane che poi ci fanno soffocare. A che scopo tutto ciò? Forse allo scopo di favorire la colonizzazione della nostra gola e la trasmissibilità da uomo a uomo? Eh, già Tetyna..la tossina servirebbe al batterio per attaccarsi alla nostra mucosa e crearsi una bella casetta dove vivere, nonché a farsi qualche viaggetto da un ospite ad un altro. Se quindi attacco la tossina con i miei bei anticorpi cosa succede? Che il povero batterio tossigeno non trova terreno fertile e ne se può andare via saltellando da un soggetto ad un altro tanto facilmente alla ricerca dell’antivax di turno che, non essendosi vaccinato, se lo becca e se lo tiene (affermazioni riviste e corrette dal Todar’s Textbook of Bacteriology). Infatti, nei paesi ad alto tasso di immunizzazione come il Regno Unito, i ceppi tossigeni vengono raramente isolati dalle nostre gole e spesso in soggetti che hanno viaggiato in aree endemiche (vai a dare un’occhiata ai dati pubblici del Diphtheria Surveillance Network, per favore? Fallo per me).
Quindi, CHI È TETYANA? Tetyana è l’amica mia immunologa, tarmente immunologa che come pipetta in laboratorio usa i cotton fioc!!!
Nella prossima puntata di “Chi è Tetyana?”…”la lettera aperta ai legislatori, terza parte: siam tre piccole malattie: pertosse, influenza, epatite”.
Stay tuned on RIV!
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